Infanzia in Afghanistan: quale futuro per bambine e bambini?
L’avanzata devastante, la caduta di Kabul, il potere nella mani dei talebani e una drammatica coda di violenze e paura. Tutto questo in un Paese già duramente provato da fame e malnutrizione. Quello che sta ora avvenendo in Afghanistan lascia senza fiato e cancella la speranza facendo aumentare, di ora in ora, la preoccupazione per il futuro di bambine e bambini. Lo stiamo vedendo al telegiornale, a “parlarci” sono le immagini strazianti dall’aeroporto di Kabul: genitori che cercano di mettere in salvo i propri figli spingendoli oltre il filo spinato, affinché possano essere protetti dai soldati stranieri.
Save the Children e UNICEF hanno lanciato appelli per mantenere viva l’attenzione sull’emergenza in atto. Li rilanciamo, lasciando i link alle pagine di riferimento per ricevere aggiornamenti costanti.
“L’UNICEF è estremamente preoccupato per la rapida escalation di gravi violazioni contro i bambini, e profondamente turbato dalle notizie secondo cui i bambini vengono reclutati nel conflitto dai gruppi armati. L’emergenza umanitaria, di lunga data, è diventata una triplice crisi: guerra, terza ondata di COVID-19, siccità. Si prevede che quasi 2 milioni di bambini avranno bisogno di assistenza umanitaria per acqua, servizi igienico-sanitari e l’igiene, e oltre 1 milione di bambini sotto i 5 anni soffrirà di Malnutrizione Acuta Grave. Per le scuole chiuse a causa del COVID-19 e del conflitto, ad oltre 9,5 milioni di bambini viene negato il diritto a un’istruzione”.
Save the Children, che opera in Afghanistan dal 1976, punta a riprendere le attività di sostegno relative a salute, educazione e protezione “il prima possibile, appena sarà possibile farlo in sicurezza […] Abbiamo un dovere nei confronti del popolo afghano, il lavoro umanitario deve continuare. I bambini hanno un disperato bisogno di accesso ai servizi essenziali, compreso il supporto nutrizionale per poter sopravvivere”.
Secondo le stime, entro quest’anno la metà dei bambini al di sotto dei 5 anni nel Paese è a rischio di malnutrizione acuta e avrà bisogno di trattamenti specifici per poter sopravvivere – si legge -. Da giugno 2021 più di 80.000 bambini hanno abbandonato le loro case a causa del crescere delle violenze nel Paese. Tantissimi si sono ritrovati a vivere per le strade, senza cibo, protezione e in condizioni igienico- sanitarie terribili. L’Afghanistan è il secondo paese del mondo con il più alto numero di persone colpite dall’emergenza fame. A giugno è stato dichiarato lo stato di siccità, per la seconda volta in quattro anni, e si stima che entro l’anno la metà di tutti i bambini sotto i cinque anni soffrirà di malnutrizione. La pandemia di Covid-19 sta contribuendo in modo determinante a peggiorare la situazione, perché a causa delle restrizioni, l’impossibilità di lavorare e l’aumento dei prezzi, la crisi alimentare è divampata. La micidiale combinazione di violenza, fame e Covid-19 rappresenta una minaccia gravissima per la vita delle bambine e dei bambini in Afghanistan e non solo.
Redazione Prime Pagine