Infanzia e Covid-19: l’appello per proteggere i bambini più vulnerabili
Save the children: nel 2021, 60 milioni di bambine e bambini avranno bisogno di qualche forma di assistenza umanitaria per poter sopravvivere
La pandemia da Covid-19 ha compromesso decenni di progressi fatti per salvaguardare i bambini più vulnerabili del mondo. I sistemi sanitari deboli sono collassati e i bambini hanno visto i loro genitori o i loro insegnanti contagiati dal virus, portati in ospedale. Mentre le famiglie precipitavano nella povertà, i più piccoli hanno sofferto la fame perché i capifamiglia avevano perso le loro fonti di reddito. La pandemia ha minato anche l’istruzione di oltre 300 milioni di alunni. Molte scuole hanno dovuto chiudere per cercare di contrastare i contagi, aumentando il rischio di abusi sui minori, di sfruttamento, di matrimoni precoci o abbandono scolastico, spesso definitivo, dei bambini.
Ora, 60 milioni di bambine e bambini, la metà di tutti quelli a rischio a livello globale, che vivono in soli otto Paesi nel mondo, nel 2021 avranno bisogno di qualche forma di assistenza umanitaria per sopravvivere. Save the children chiede una risposta globale coordinata per fare in modo che le battute d’arresto del 2020 non abbiano un impatto permanente su un’intera generazione di minori.
Secondo le Nazioni Unite, più di 235 milioni di persone – circa la metà delle quali sono bambini – avranno bisogno di qualche forma di assistenza umanitaria quest’anno, rispetto ai 170 milioni del 2020. Un aumento del 40%, in meno di un anno. Dei circa 117,7 milioni di bambini che avranno bisogno di un sostegno nel 2021, più della metà, 60 milioni, vive in soli otto Paesi, con lo Yemen, l’Etiopia e la Repubblica Democratica del Congo che contano oltre 10 milioni di bambini ciascuno. Per maggiori informazioni: www.savethechildren.it
Redazione Prime Pagine