Un guanto fa la differenza
La classe quinta della scuola primaria E. De Amicis di Cornegliana, Due Carrare (Padova) ha incontrato e intervistato Giulia Franco, autrice di un libro illustrato che spiega la disabilità ai bambini. Vi proponiamo il risultato di quell’incontro: i ragazzi hanno letto il libro, preparato e fatto le domande a Giulia. Poi hanno scritto e titolato, da soli, l’intervista (il loro lavoro non è stato in alcun modo modificato).
“Mio fratello è nel mio cuore e gli voglio bene”. Giulia Franco è l’autrice de Il guanto di mio fratello, un libro che spiega la disabilità ai più piccoli. Il suo lavoro consiste “nell’aiutare i bambini a stare meglio”: Giulia è psicologa dell’età evolutiva e ha un fratello con una grave disabilità. Il 10 marzo scorso è stata intervistata dalla redazione di Cornegliana in carta, il giornale della classe quinta della scuola E. De Amicis. Ai minireporter, Giulia è sembrata una persona molto precisa e attenta a quello che fa e a ciò che le sta intorno. Ascoltava, osservava i comportamenti e quando ci guardava pareva ci leggesse dentro.
Perché hai scritto questo libro e chi ti ha aiutato a realizzarlo?
“Ho deciso di tornare bambina scrivendo questo libro e, inoltre, volevo aiutare i fratelli delle persone disabili ad affrontare questa difficoltà. Ad aiutarmi è stata una mia amica d’infanzia, ora illustratrice, di nome Bianca Maria Scotton. Per scrivere questo libro ci abbiamo messo un anno e mezzo. All’inizio non è stato facile coordinarsi, poi ci siamo capite e per le illustrazioni ci siamo ispirate ai cartoni animati”.
Cosa ti ha insegnato tuo fratello?
“Mi ha insegnato a essere quella che sono”.
Ci sono delle cose che fate in segreto solo voi due?
“Ascoltiamo musica e ci parliamo con lo sguardo. Da piccola giocavo a Monopoly spostando anche le sue pedine”.
Quanto tempo ci hai messo ad accettare la disabilità di tuo fratello e a trasformarla in un bel rapporto?
“Non arrivi mai ad accettarla del tutto. Ci convivi. È un dolore che c’è sempre, cerchi di farne buon uso”.
Scriverai altri libri?
“Altri libri non lo so, ma di questo libro vorrei fare uno spettacolo teatrale”.
Redazione Cornegliana in carta