Sveglia, è primavera!
Agnese Sonato, scienziata e cofondatrice della rivista di divulgazione scientifica per ragazzi PLaNCK!, ci spiega cosa accade quando gli animali entrano e, dopo molti mesi, si risvegliano dal letargo…
È primavera, le temperature sono aumentate, spuntano nuovi fiori, tutto è più verde… insomma, la natura si sta svegliando.Dopo un lungo sonno invernale anche molti animali si svegliano ed escono dalle tane in cui si erano riparati dal freddo dell’inverno: il letargo è finito.
Sì, perché appena inizia la stagione più fredda dell’anno, alcuni animali corrono al riparo dormendo per molti mesi, a volte senza mai svegliarsi (nemmeno per mangiare!), altre volte svegliandosi raramente, giusto per mangiare un po’ delle scorte di cibo preparate con cura nella propria tana all’inizio dell’inverno.
Durante il letargo le funzioni vitali degli animali rallentano, il battito cardiaco diminuisce come anche la temperatura del corpo che di solito arriva intorno ai 10°C. Il risveglio avviene in due fasi e dura fino a 6 ore. All’inizio, durante la termogenesi senza brivido, il corpo dell’animale inizia a riscaldarsi prima bruciando le riserve di grasso accumulate tra collo e spalle, senza muovere i muscoli. Poi il corpo dell’animale inizia a produrre ormoni che causano dei brividi ai muscoli e questo aiuta a completare il risveglio. L’ultima fase del risveglio si chiama termogenesi con brivido.
Chi dorme di più? Anche se si dice “dormire come un ghiro”, il ghiro non è l’animale che dorme più a lungo! Il record del sonno più lungo è delle marmotte dell’Alaska e dello scoiattolo artico che dormono fino a 8-9 mesi svegliandosi solo ogni tanto. Il ghiro invece dorme per 6-7 mesi.
Il letargo al cinema… Chi di voi ha visto Bambi, il capolavoro d’animazione di Walt Disney, ha potuto vedere la fase iniziale e finale dal letargo degli animali del bosco.
Agnese Sonato
- cofondatrice e redattrice di PLaNCK! e assegnista di ricerca dell’Università di Padova