Il robot che aiuta i bambini in ospedale
Pubblichiamo l’articolo scritto da Monica Panetto per Il Bo Magazine, il giornale dell’Università degli studi di Padova, che racconta la storia del robottino Nao.
Nella stanza Procedure del reparto di Cure palliative e terapia antalgica pediatrica dell’Azienda ospedaliera di Padova ogni giorno i bambini subiscono esami lunghi e spesso invasivi. Qui sono sottoposti a tecniche di rilassamento e sedazione per gestire l’ansia, la paura e il dolore. Nei mesi scorsi, in quella stessa stanza con i piccoli pazienti, per qualche giorno è arrivato Nao, un robottino umanoide a tutti gli effetti parte dello staff.
La presenza di robot umanoidi all’ospedale di Padova non è una novità. Qualche tempo fa due robottini, opportunamente programmati, sono stati utilizzati nella clinica pediatrica per distrarre i bambini in condizioni di disabilità o malattia con il gioco. Si trattava del progetto Baby Goldrake nato dalla collaborazione tra il liceo Enrico Fermi di Padova e il dipartimento di Salute della donna e del bambino dell’ateneo. Dopo questa prima fase si volle fare un ulteriore passo avanti. Perché, ci si chiese, non testare la robot-terapia nella gestione dell’ansia e della paura provate dal bambino prima di una procedura dolorosa in sedazione? Roberto Mancin del dipartimento di Salute della donna e del bambino, Giovanni Poggi laureando del corso di Infermieristica pediatrica all’università di Padova, e Valentina De Tommasi psicoterapeuta nel reparto di cure palliative e terapia antalgica pediatrica, si misero al lavoro.
Le “terapie non farmacologiche”, così sono dette, sono parte integrante e complementare all’uso dei farmaci somministrati ai bambini prima di eseguire esami dolorosi e invasivi. Servono a ridurre l’ansia e la paura…
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