L’agricoltura salvata dai robot
Grazie al progetto europeo “Saga”, a breve sarà pronto il primo prototipo di drone in grado di monitorare lo stato di salute delle coltivazioni ed eliminare le piante infestanti con una logica ispirata a quella delle api.
Non è magia, è tecnologia! In un futuro prossimo, sciami di robot e droni controlleranno le coltivazioni dall’alto cercando di individuare ed eliminare le piante infestanti e aumentare così la produttività dei campi. È quanto promette Saga: Swarm Robotics for Agricultural Applications: il progetto europeo, coordinato dall’Istituto di scienze e tecnologie dell’informazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Istc-Cnr), punta a far interagire i droni in sciami, secondo una logica simile a quella delle api.
“I droni saranno in grado di comunicare tra loro, in modo da aggregarsi e mappare le aree con maggior presenza di infestanti dove l’intervento è più urgente, sfruttando comportamenti simili a quelli impiegati dagli sciami di api per identificare le zone dove il polline è più abbondante”, ha spiegato Vito Trianni, ricercatore Istc-Cnr e coordinatore di Saga. “I robot lavoreranno in gruppi numerosi e si coordineranno per ricoprire grandi estensioni di terreno, inoltre i robot da terra saranno in grado di agire sugli infestanti meccanicamente anziché chimicamente, fornendo quindi ulteriori supporti all’agricoltura biologica”.
Redazione Prime Pagine