Il rifugio degli asinelli, oasi di pace un paradiso per animali e uomini
La Fondazione di Sala Biellese è la base italiana della charity inglese “The donkey sanctuary” di Sidmouth, attiva dal 1969 nella difesa di asini, muli e bardotti in difficoltà in varie parti del mondo. Il rifugio italiano è nato nel 2006 ed è stato aperto al pubblico nel 2009
Da millenni aiutano l’uomo nei lavori più faticosi. Trasportano persone, ma anche mattoni, attrezzi da lavoro, ortaggi, legna, bagagli. Sono lavoratori infaticabili e precisi, con un grande senso di responsabilità. Sono equilibrati, tranquilli, e si accontentano di poco cibo e poca acqua. Eppure gli asini sono stati da sempre derisi e maltrattati. Proprio approfittando del loro carattere mite e servizievole, gli uomini li hanno sfruttati così tanto da farli spesso morire, prendendoli in giro per le loro orecchie lunghe, il loro raglio, la loro testardaggine, e li hanno bastonati e caricati con pesi così enormi che spesso la loro schiena si è deformata.
Ma adesso esistono degli ‘angeli’ che si prendono cura di loro, e hanno una missione: regalare a tutti gli asini bisognosi tutte le cure, l’amore e la protezione che meritano. Stiamo parlando del Rifugio degli asinelli onlus, una fondazione senza scopo di lucro che si occupa del benessere di asini, muli e bardotti. Il rifugio è la base italiana di The donkey sanctuary, organizzazione no profit inglese che dal 1969 opera a difesa di questi animali.
Il rifugio è un vero paradiso per i dolcissimi cugini dei cavalli dalle orecchie lunghe: qui trovano ospitalità, attualmente, oltre 120 animali. Non solo asini, ma anche muli e bardotti (il mulo è figlio di cavalla e asino, il bardotto di asina e cavallo) e in via eccezionale, talvolta, dei cavalli. Arrivano animali che per i motivi più diversi non possono più essere accuditi dal loro proprietario. Oppure, spesso, animali maltrattati o abbandonati. Gli asinelli arrivano da diversi paesi europei, specialmente quelli più poveri, dove l’economia rurale si basa ancora sull’utilizzo e quindi lo sfruttamento dell’asino.
Quando un asinello arriva al rifugio, la sua vita cambia radicalmente. Da quel momento per lui sarà garantito un futuro di tranquillità e protezione, e soprattutto riceverà tutte le cure necessarie per guarire dalle piaghe, dalla fatica di anni di lavoro e sfruttamento, con la prospettiva di terminare la propria vita tra cure e coccole da parte di personale specializzato e dei visitatori. Nessun animale di proprietà del rifugio viene venduto, ceduto, prestato o fatto riprodurre (tutti i maschi sono sterilizzati). Ma in caso di riabilitazione completa gli asinelli possono essere affidati a famiglie, che restando in contatto costante col rifugio, possono ospitarli nei loro campi. Una visita è un’esperienza incredibile ed emozionante: vedere tantissimi asini al pascolo, mentre corrono, giocano e ragliano tutti insieme apre il cuore!
Il rifugio è stato fondato nel 2006; la sede, aperta al pubblico nell’agosto del 2009, si trova nel Nord del Piemonte, a Sala Biellese, in provincia di Biella. Qui le info.
Silvia Allegri
- esperta di temi ambientali, collabora con alcuni giornali e lavora con i suoi asini in un maneggio della provincia di Verona. Ha scritto Il raglio magico. Divagazioni intorno alla figura di un animale frainteso (Osiride)