“Eravamo perfetti l’uno per l’altro”
Esce oggi un libro illustrato che aiuta i più piccoli a comprendere la sindrome di Alzheimer. La storia narrata ruota attorno a due personaggi, un nonno e il suo nipotino. Cosa succede a un bambino quando una delle persone più importanti del suo mondo non ricorda più la strada di casa?
Paolino ha uno straordinario compagno di giochi. Nonno Aldo lo porta ai giardini, gli fa il solletico e gioca con lui a “facciamo che eravamo”: Paolino e il nonno un giorno sono pirati, un altro giorno indiani, poi cuochi, cavalieri erranti e maghi. Le loro giornate sono felici, finché all’improvviso al nonno accade qualcosa e i due non trovano più la strada di casa. Proprio come Pollicino e i suoi fratelli. Questo pensa Paolino quel giorno – mentre nonno Aldo mostra i primi segni dell’Alzheimer – che sia tutto un gioco, e non riesce a capire perché mai non può più andare al parco con il nonno. Qualche anno dopo, ormai cresciuto, Paolino capirà che il nonno ha una malattia, e i due torneranno a giocare a “facciamo che eravamo nonno e nipote”.
Esce oggi, in libreria, Facciamo che eravamo (Edizioni GruppoAbele), scritto da Silvia Roncaglia e illustrato da Desideria Guicciardini. Una storia che trae spunto da una condizione realmente vissuta in alcune famiglie e della quale ancora si parla poco: quella di un nonno che sta pian piano perdendo la memoria e del nipotino che gli vive accanto. Cosa succede a un bambino quando una delle persone più importanti del suo mondo non ricorda più la strada di casa?
Redazione Prime Pagine