Arance e avocado contro la siccità
Kiara Nirghin, dispiaciuta per la siccità che da sempre colpisce il luogo in cui vive in Sudafrica, inventa un materiale a base di bucce d’arancia e avocado in grado di creare un serbatoio d’acqua per le piante. A sedici anni la giovane inventrice riceve il premio Google Science Fair e da allora si impegna per trovare nuove soluzioni per l’agricoltura.
Le idee non hanno età e possono arrivare a chiunque, sono di tanti tipi e possono risolvere problemi anche in modo inaspettato. Così è stato per Kiara Nirghin, una ragazza sudafricana che nel 2016, all’età di sedici anni, ha vinto un importante premio per i progetti scientifici proposti dai più giovani: il Google Science Fair. L’idea brillante di Kiara? Un materiale in grado di aiutare i problemi legati alla siccità.
Ma facciamo un passo indietro. Da bambina Kiara rimase molto colpita dalla siccità di Joannesburg in Sudafrica, la sua città. La siccità provocava molti danni al suo popolo, in particolare alla produzione di cibo e alla disponibilità di acqua. Allora Kiara pensò di provare a fare qualcosa per migliorare il suo territorio e decise di provare a creare un materiale in grado di assorbire molta acqua da conservare sotto terra, per aiutare le piante a crescere e a vivere anche in periodi di siccità. Il materiale però doveva avere qualcosa in più rispetto ai materiali già esistenti: doveva essere fabbricabile con materiali facilmente reperibili e a basso costo… rifiuti magari.
Ed è andata proprio così: a Kiara venne in mente di usare la buccia d’arancia e l’avocado per creare una miscela in grado di assorbire molta acqua. Ma per vedere se un’idea funziona bisogna fare delle prove. La giovane scienziata allora ha messo la sua nuova miscela in vasetti con piante di Ocimum Sanctum e ha confrontato la crescita di queste piante con quella di piante in un terreno senza la sua miscela. Il risultato è stato che non solo le piante nel terreno con la nuova miscela crescevano meglio delle altre, ma anche che la sua soluzione funzionava un po’ meglio di altri materiali usati per assorbire l’acqua e già esistenti. Inoltre il materiale inventato da Kiara è completamente biodegradabile: promette davvero tanti sviluppi per il futuro!
Dopo il premio ricevuto ormai due anni fa, Kiara ha continuato a credere nel suo lavoro e ha deciso che entro la fine del 2018 cercherà di diffondere il suo materiale nella comunità in cui vive e che esplorerà altre soluzioni per aiutare l’agricoltura in tutto il mondo.
Possiamo proprio dire che quella di Kiara è una storia di piccole grandi invenzioni.
Per approfondire:
Il video su come funziona la miscela a base di buccia d’arancia e avocado:
https://www.youtube.com/watch?time_continue=70&v=fwRmICCVY_Q
Il sito del premio Google Science Fair:
https://www.googlesciencefair.com/en/
Agnese Sonato